Ieri, un’amica, mi ha detto qualcosa che mi ha fatto riflettere. Mi ha detto: "A volte con le tue posizioni radicali ed estremiste potresti demoralizzare quelle persone che hanno invece bisogno di rassicurazione, di qualcosa che dia loro fiducia e forza e cosi’, occasionalmente e senza volerlo, potresti addirittura nuocere alla causa per la quale ti stai battendo.”
E’ una cosa che so bene: credo sia difficile, se non addirittura inconcepibile, per una donna che non abbia l’opportunita’ di vivere una condizione in cui non sia costantemente umiliata, maltrattata, resa succube da un sistema patriarcale, relazionarsi con me, il mio stile di vita, i miei punti di vista, i miei pensieri, e l’atteggiamento oltremodo sfacciato che ho nei confronti di molti argomenti.
E capisco che, mentre potrebbe essere alla ricerca di qualcosa che le dia forza e ispirazione, come quando parlo di diritti delle donne e della loro dignita’, lei potrebbe sentirsi estranea, ad esempio, al mio ateismo, oppure a cio’ che penso riguardo alla liberta’ sessuale, al diritto che ha ogni donna di gestire il proprio corpo, finanche di scegliere di fare la puttana.
So che spesso uso parole forti che per talune potrebbero risultare persino offensive, ma il punto e’ un altro: qui non si tratta del modo in cui io vivo la mia vita privata. Si tratta, in primo luogo, del coraggio che bisogna avere di essere se' stesse, e di esprimere questo coraggio in ogni occasione, soprattutto quando il mondo intero ci e’ ostile, e coloro che abbiamo accanto fanno di tutto per scoraggiarci ad intraprendere quella strada che, dentro di noi, sappiamo essere quella giusta.
E capisco che, mentre potrebbe essere alla ricerca di qualcosa che le dia forza e ispirazione, come quando parlo di diritti delle donne e della loro dignita’, lei potrebbe sentirsi estranea, ad esempio, al mio ateismo, oppure a cio’ che penso riguardo alla liberta’ sessuale, al diritto che ha ogni donna di gestire il proprio corpo, finanche di scegliere di fare la puttana.
So che spesso uso parole forti che per talune potrebbero risultare persino offensive, ma il punto e’ un altro: qui non si tratta del modo in cui io vivo la mia vita privata. Si tratta, in primo luogo, del coraggio che bisogna avere di essere se' stesse, e di esprimere questo coraggio in ogni occasione, soprattutto quando il mondo intero ci e’ ostile, e coloro che abbiamo accanto fanno di tutto per scoraggiarci ad intraprendere quella strada che, dentro di noi, sappiamo essere quella giusta.
Non ho avuto una vita facile, e non e’ facile neppure adesso, quindi vorrei che la principale fonte di ispirazione - o meglio di "provocazione", perche’ la parola "ispirazione", se fraintesa, potrebbe sembrare pretenziosa - per le donne che mi donano un po’ della loro attenzione fosse: se sono riuscita io a fare qualcosa, avendo contro tutto e tutti, per la mia etnia, per il mio orientamento sessuale, per lo stile di vita, per le scelte che ho fatto, e per le mie idee ribelli e anticonformiste, perche’ non puoi riuscirci anche tu, donna che senti di essere costantemente maltrattata ed umiliata? Se solo lo vuoi, puoi fare qualcosa; puoi liberarti, puoi porre fine alla tua condizione se ritieni di non poterla piu’ sopportare. E non facendolo a modo mio, ma a modo tuo. Non volendo essere me, ma volendo essere "te stessa".
Non sono perfetta, sono piena di difetti, ho troppe cose da gestire o forse troppo poche per l’enormita’ dei problemi che mi affliggono. Ho le mie esagerazioni, la mia rabbia, le mie esperienze personali (non sempre edificanti), le mie debolezze, i miei impulsi incontrollabili che sono spesso (e’ vero) controproducenti. E naturalmente, ho i miei momenti di follia. Ma cio’ che riesce a tenere insieme questa mia personalita’ difettosa, e a sostenerla, e’ che tutte queste imperfezioni sono autentiche e, soprattutto, sono palesi. Non cerco di nasconderle. Non le maschero per paura dei giudizi, delle considerazioni sociali, della prospettiva di essere ostracizzata e non accettata. Non faccio calcoli, non cerco di modificare i miei comportamenti, non abbasso i toni per apparire piu’ pacata e riflessiva, non manometto le mie parole e non modifico le mie opinioni per restare simpatica a chiunque. La forza di questa mia totale nudita’ interiore e’ evidente, cosi’ come e’ evidente anche tutta la debolezza che ad essa e’ legata.
Ad un certo punto ho dovuto fare una scelta che, in qualche modo, e’ stata egoista, e fra avere il coraggio liberatorio di essere quella che sono, oppure fingere di essere tutt’altra persona per tentare di cambiare il mondo, ho scelto di essere me stessa, fino in fondo. Probabilmente, non contribuiro’ a cambiare un bel niente, pero’ mi resta una grande soddisfazione, che sta tutta in cio’ che sono e saro’ sempre, sforzandomi di fare al meglio quello che faccio ogni giorno, o semplicemente, che sta nel sapere con certezza di essere vera, spontanea, genuina.
Pertanto non voglio essere presa a modello, perche’ non ho mai cercato di essere un esempio per nessuno. Cio' che ho fatto non e’ da imitare. Non voglio che il mio stile di vita, i miei pensieri e i miei comportamenti siano da adottare e seguiti alla lettera, ne’ ho mai avuto l’aspirazione che lo fossero. Ciononostante confesso che se c’e’ una cosa che desidero davvero, e’ portare le donne a trovare la loro vera “strada”, spontaneamente (e qui voglio prendermi la responsabilita’), lottando se necessario contro tutto e tutti, con coraggio e a dispetto di chi vorrebbe impedir loro di essere se' stesse.