Cari amici salve! Sono Il_ragioniere e (come ormai sapete) da giorni sto usando questo spazio messo a disposizione da Chiara perche' anche voi, uomini che non sapete tenerlo dentro i pantaloni rischiando, con questo, di rovinare il bellissimo rapporto che avete con la vostra partner (Donna con la D maiuscola), possiate coltivare quella compulsiva passione che ha nome "tradimento", senza che cio' debba portare necessariamente al divorzio ed a tutto quello che ne consegue.
Siamo quasi a Natale e desidero farvi un regalo: leggendo nei vari forum mi accorgo che molti ancora non hanno chiaro l'atteggiamento che dovrebbe tenere un vero conquistatore di gentili donzelle, senza che debba rovinarsi dal punto di vista economico e da quello, ancor piu' importante, emotivo.
Quali caratteristiche dovrebbe avere un vero "James Bond"? Chi puo' veramente chiamarsi "homme fatale"?
Ho un carissimo amico: Frankie.
Frankie e' l'antitesi di cio' che viene ritenuto l'uomo banale.
E' un riservista dell'esercito canadese (Forze Speciali), un colonialista part-time e, dannazione, ha ucciso della gente...
Si, ha ucciso della gente, senza scuse... e le donne lo amano!
Per esempio, in una recente cena fra amici, Frankie ha servito dei deliziosi fusilli alla puttanesca ed ha preparato un'insalata per la quale, naturalmente, egli stesso ha sbattuto la vinaigrette.
Ha deliziato il nostro piccolo consesso di 8 persone raccontando aneddoti in 3 lingue, ha descritto scontri armati di quattro guerre e di azioni di polizia, ha citato Wordsword e Auden, ha dichiarato con fervore la propria dedizione ad un ramo del monoteismo occidentale che tiene le donne al loro posto ed ha parlato di come usa impiombare a caldo gli stranieri irascibili.
Si sono vuotati i primi piatti, sono arrivati altri ospiti, sono passate le ore.
Intorno alle due di notte, mentre stavamo sorseggiando Chablis e superalcolici, Frankie e' sbucato dalla cucina con una torta di albicocche che aveva tratto in esistere senza che in
dispensa ci fosse molto più che un panetto di margarina e un vasetto avanzato di marmellata.
Le donne tubavano.
Piu' tardi non finivano di parlare del suo "carattere", della sua "determinazione", della sua "mondanita'"... E del suo "impegno".
Si certo, Frankie e' un uomo impegnato: nei confronti dei suoi ideali e della sua squadra
Quello che ovviamente non veniva segnalato era il suo piu' completo disinteresse per i contrassegni della vita piccolo borghese: la casa, la moglie, la macchina.
Forse avrete anche voi un Frankie fra le vostre conoscenze?
Uno che sta bene nella propria pelle, che non si fa paranoie per fare quello che gli va, infischiandosene di trasgredire usanze sociali e abitudini culturali ormai stantie, senza passare le serate a lamentarsi che la sua vita non e' completa senza una moglie, che nel suo cuore c'e' un vuoto da riempire, o che c'e' un surplus di donne senza cervello che gli si buttano addosso.
Frankie non e' l'esemplare umano piu' bello della terra; i suoi pettorali non straripano dalla camicia, non e' alto 2 metri e dieci.
E' un tizio normale che ha con le donne un successo maggiore del normale.
E' continuamente in movimento perche' ha sempre qualcosa da fare.
E il qualcosa di Frankie non e' un indiscriminato succedersi di fogli e di cifre su un tavolo d'ufficio che lo sputera' fuori prontamente alle 5 e neanche un'interminabile sequenza di inutili post sui forum di puttanieri.
No, Frankie cammina sul filo tra la vita e la morte, predicando lo stile di vita occidentale con la dedizione del colonizzatore, facendo proselitismo con un fucile semiautomatico, sfidando impavido il fuoco nemico.
E nel frattempo facendosi beffe di ogni romanticheria.
Le donne non sono mai sazie di lui.
Col finire della nostra cenetta, Frankie non si mette a caccia di donne, non scodinzola loro dietro come un barboncino sperduto, non si rivolge nemmeno a loro per primo.
Le donne hanno molto forte il senso di chi e' che fa la prima mossa, di chi e' il primo a chiedere l'ora, a parlare del tempo o a fare delle avances piu' ardite.
Frankie non ha tempo per queste amenita' salottiere: lui, semplicemente, e'.
Semplicemente non riconoscendo il sistema di chi e' che chiede per primo, Frankie ha cambiato le carte in tavola: sono le donne a chiedergli il suo numero.
Naturalmente lui non ha tempo per rispondere immediatamente alle chiamate, il che crea un'aura di mistero: sara' con un'altra donna? O a Djibouti? O a Dar es Salaam?
Selle prime restai stupefatto del suo successo con le donne (bionde di 2 metri, eleganti e ben proporzionate), specialmente al confronto del mio contorto tentativo di essere un bravo ragazzo. Ero, e' triste doverlo riconoscere, sincero, onesto e affidabile.
Se dicevo che avrei chiamato, chiamavo; mettevo la partner a conoscenza dei miei sentimenti; menzionavo altre donne solo a proposito dei giorni in cui lavoravo come volontario alla casa degli anziani.
Non mi e' servito a nulla: ero un debole, un agnello da macello.
Vedendo Frankie mi resi subito conto di tutto cio' che mi mancava, di tutto cio' che avevo sperperato sul tavolo del fair-play, del cattivo servizio che stavo facendo a me stesso continuando a giocare a carte scoperte.
In natura esistono asimmetrie ed ho ripreso contatto con esse: ora vedo che tra i sessi vi e' un disequilibrio di fondo.
Essere un homme fatale sta tutto qui: mantenere quel disequilibrio!